“Per la Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro del 2022 l’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha inteso focalizzarne l’attenzione sul rafforzamento del dialogo sociale verso una cultura della sicurezza e della salute. Del resto, da Sottosegretario di Stato alla Difesa con deleghe che abbracciano anche i temi della salubrità e della sicurezza sui luoghi di lavoro, sono pienamente consapevole dell’importanza di elevare la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali attraverso la promozione di condizioni di lavoro sicure, dignitose e funzionali a favorire il benessere e la qualità della vita dei lavoratori, e come ciò presupponga di mettere in campo tutte le risorse e le competenze disponibili, da ogni angolatura possibile, per creare sistemi di salute e sicurezza sul lavoro più efficaci e resilienti.” – questo il commento del Sottosegretario alla Difesa Senatore Stefania Pucciarelli nel contribuire a rimarcare l’edizione di quest’anno della World Day for Safety and Health at Work. Fissato per il 28 aprile, a partire dal 2003, questo appuntamento promosso dalla International Labour Organization – Premio Nobel per la Pace nel 1969 per il 50º anniversario dalla sua costituzione nel 1919, per poi divenire nel 1946 la prima agenzia specializzata ad essere associata alle Nazioni Unite – si ispira e sviluppa su di un tema celebrativo stabilito di anno in anno.

“Per noi italiani – ha proseguito il Sottosegretario Pucciarelli – questa Giornata del 28 aprile incentrata sull’importanza di tutelare la salute e l’incolumità dei lavoratori assume un significato ancora più alto perché riguarda principi e diritti inviolabili garantiti anche dalla nostra Costituzione, che all’articolo 1 parla di Repubblica fondata sul lavoro.

Dal secondo dopoguerra, l’Italia ha compiuto certamente enormi passi avanti in questi cruciali ambiti, indispensabili per un Paese civile; sono state emanate apposite norme di sicurezza per proteggere i lavoratori ed è stata riconosciuta tutela giuridica alle malattie derivanti dal lavoro.

Ciò malgrado, le cifre dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro continuano a descrivere una strage silenziosa, con ben 555mila gli infortuni segnalati e 1.221 decessi sul lavoro nel 2021, una sorta di bollettino di guerra con più di tre vittime al giorno; nel primo bimestre 2022 sono quasi 122mila gli infortuni già registrati, di cui 114 mortali, equivalenti rispettivamente a un doloroso +47,6% e +9,6% nel raffronto con lo stesso periodo del 2021. Parliamo di una lunga lista di dolore a cui solo due settimane fa, in un funesto 16 aprile 2022, si sono tragicamente aggiunti ben quattro decessi sul lavoro, verificatisi a Cesena, Sassari, Sirmione e Trento.

Tutto ciò – ha concluso Pucciarelli – ci ricorda con forza il bisogno di conferire priorità assoluta alla sicurezza sul lavoro e alla tutela della salute dei lavoratori, compresa quella delle popolazioni limitrofe agli impianti di produzione, consci che il primo obiettivo sta nella prevenzione affinché si scongiurino i rischi di nuove tragedie.”